Tuesday, January 12, 2010

Cyber confidential, webcam dipendenze

Sostiene l'ultima inchiesta della Bbc News sul cybersex: ogni giorno nascono più di 260 siti erotici; ogni secondo quasi 29 mila persone scaricano porno dal web...
Ecco cosa ne scrive FB su "Glamour" di gennaio:
"Prima di scrivere questo articolo, sono entrata in una chat erotica. E sono
rimasta incollata al video tutta la notte. Con una certa ostinazione volevo capire perché, come mol­te altre forme di sesso via Inter­net, è un'esperienza così travolgente da diventare un ossessione. E, infatti, secondo l'ultima ricer­ca Cybersex: nuove forme di di­pendenza sessuale presentata al­l'Istituto di Sessuologia Clinica di Roma, otto italiani su 100 diven­tano addicted. Per il 76% si tratta di uomini, per il 24% di don­ne; la maggior parte è sposata. E il numero è in continuo aumen­to: Facebook & co. stanno mol­tiplicando le occasioni di eros virtuale, tanto che c'è chi parla già di social sex. Ecco com'è cambiata la vita di chi l'ha pro­vato una volta e da allora non riesce più a smettere.
Non sono mai entrata in un sexy shop e non ho mai vo­luto guardare un porno. Eppure sono stata travolta da un'espe­rienza sessuale fortissima, che non avrei mai immaginato di vi­vere. Per lavoro - faccio la gior­nalista - ho preso parte a una delle tante chat erotiche. Qui ho co­nosciuto qualcuno esperto di bondage e sadomaso. Non so spiegarlo. ma ho avvertito subito un'attrazione incredibile. Tanto che ci siamo dati appuntamento per la sera successiva. E quella dopo ancora. Finché non mi ha chiesto di procurarmi una web­cam e... una frusta. L'ho fatto. E ora, appena posso, mi esibisco per... quella che alla fine ho sco­perto essere non un uomo, ma una donna. Nessun imbarazzo, nem­meno la prima volta. E un dolore minimo rispetto a un'eccitazione intensa a un'adrenalina che non ho mai provato con il mio uomo. Chissà se prima o poi riuscirò a confessarglielo!.
Va detto: mi sono iscritto al gruppo "Cunnilingus", su Facebook così, per gioco. Mai avrei immaginato che mi contat­tassero altri membri per fare oral cybersex. E invecc... Con una di loro, la più carina, ho comincia­to a chattare. Poche frasi di cir­costanza, poi digita: spogliati e accendi la webcam. Ho pensa­to: è uno scherzo. Ma lei insiste. Scrive: non ti sto prendendo in giro. Ok. La trovo nuda, con un sex toy a forma di pene. Inizia a mimare una fellatio. L'ccci­tazione sale, non riesco a fa­re a meno di masturbarmi, raggiungo l'orgasmo. Stessa storia la notte dopo e quella dopo ancora.lncontrarci?
Per ora virtual è meglio che real. Appuntamento fisso, una volta a settimana».
E pensare che quan­do ho pizzicato mio marito in una love chat, mi sono sentita tradita. L'ho detto a un'amica. E lei: "Allora fallo anche tu". Mi sono iscritta alla prima che ho googlato.
Ho iniziato a chiacchierare con uno sconosciuto. E ho perso su­bito la testa. Poi, una sera, le mie mani, che sembravano le sue, scivolano sotto il reggiseno, ne­gli slip... fino a raggiungere il pia­cere. È successo ancora e anco­ra... Ormai sono sei mesi che, ap­pena mio marito mi lascia sola, mi connetto al computer e faccio cybersex. Del mio digital lover continuo a non voler sapere nul­la, a parte il suo nick. Non gli ho mai chiesto nemmeno la foto. Preferisco immaginario. Solo che ora mi tocea pensare a lui anche quando faccio l'amore con mio marito, altrimenti non riesco più a raggiungere l'orgasmo».
Eravamo insieme da un an­no. Un giorno mi dice:
"Fammi un regalo. Registrati in uno di quei portali di videochat privata, dove gli uomini pagano le ragazze per vederle ballare e spogliarsi davanti alla webcam. Voglio che tu diventi la mia web­cam giri". Avevo già sentito par­lare di studentesse che vende­vano la loro immagine su Inter­net. Una specie di gioco virtua­le. Niente di più. Niente di male. Poi, lo confesso, mi piace esse­re guardata, esibirmi, travestir­mi... Così ho accontentato il mio compagno: è stato lui il mio pri­mo follower. Poi mi ha incorag­giato a trovarne altri: lo eccita sa­pere che virtualmente sono la ra­gazza di tutti, ma nella realtà so­lo lui può avermi. Ora. però, non riesco a smettere e resto connes­sa sei ore al giorno. Ecco perché spesso ci esibiamo insieme.


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