"APRENDAMOS, AMOR…"
Aprendamos, amor, com esses montes
Que, tão longe do mar, sabem o jeito
De banhar no azul dos horizontes.
Façamos o que é certo e de direito:
Dos desejos ocultos outras fontes
E desçamos ao mar do nosso leito.
"IMPARIAMO, AMORE..."
Impariamo, amore, da questi monti
Che, così distanti dal mare, sanno il gesto
Di bagnare nell'azzurro gli orizzonti.
Facciamo ciò che è giusto e di retto:
Da desideri occulti altre fonti
E scendiamo al mare dal nostro letto.
Aprendamos, amor, com esses montes
Que, tão longe do mar, sabem o jeito
De banhar no azul dos horizontes.
Façamos o que é certo e de direito:
Dos desejos ocultos outras fontes
E desçamos ao mar do nosso leito.
"IMPARIAMO, AMORE..."
Impariamo, amore, da questi monti
Che, così distanti dal mare, sanno il gesto
Di bagnare nell'azzurro gli orizzonti.
Facciamo ciò che è giusto e di retto:
Da desideri occulti altre fonti
E scendiamo al mare dal nostro letto.
L'immaginazione e l'umana partecipazione, non priva di senso dell'humour, con la quale Saramago "ci mette in grado di comprendere realtà difficili da percepire" è una delle ragioni che ha spinto l'Accademia Reale di Svezia ad assegnare allo scrittore portoghese il Premio Nobel 1998 per la Letteratura. Stoccolma ha voluto premiare, assieme alla sua qualità di scrittore, anche l'uomo delle battaglie sociali e dei diritti civili.
Tutta la vita e l'arte di Saramago sono state consacrate alla presa di coscienza e alla lotta contro l'ingiustizia, la disuguaglianza e la miseria. Di origine povera, José Saramago nasce ad Azinhaga, in Portogallo, il 16 novembre 1922. All'età di tre anni si trasferisce con la famiglia a Lisbona. Costretto ad abbandonare gli studi universitari per difficoltà economiche farà mille mestieri prima di approdare definitivamente in campo editoriale, il fabbro, il disegnatore, il correttore di bozze, il traduttore e il giornalista. Negli anni della dittatura di Salazar è strenuo oppositore del regime che a sua volta lo osteggia nella sua attività giornalistica. Iscritto al Partito Comunista Portoghese dal 1959, diventa negli anni Sessanta uno dei critici culturali più affermati del suo paese e nel 1966 pubblica la sua prima raccolta di poesie, I poemi possibili. Durante la lunga esperienza in casa editrice come direttore letterario e di produzione, Saramago pubblica poesie, cronache, testi teatrali, novelle e romanzi.
Il giro di boa nella produzione letteraria di Saramago avviene nel 1974, anno della caduta della dittatura di Salazar. La preoccupazione nei confronti della società moderna totalmente indifferente ai problemi attinenti alle questioni sociali è il tema dominante di tutta l'opera dello scrittore, che non ha mai nascosto le sue simpatie nei confronti di un comunismo libertario. Simpatie che hanno suggerito al Vaticano di commentare negativamente l'attribuzione del Nobel allo scrittore e di attaccare la decisione dell'Accademia svedese, dalle pagine dell' "Osservatore Romano", definendo lo scrittore "un vetero-comunista" animato da una "visione sostanzialmente anti-religiosa" dei problemi e giudicando il suo libro Il vangelo secondo Gesù Cristo (1991) blasfemo e sacrilego.
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